Il tavolo di partecipazione cittadino alle scelte del Waterfront di Roma


venerdì 15 febbraio 2013

IL TAVOLO CITTADINO DEL WATERFRONT OCCUPA L’AULA CONSILIARE

Ostia, i cittadini presentano il loro waterfront e occupano l'aula del XIII Municipio



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Ostia, i cittadini presentano il loro waterfront e occupano l'aula del XIII
Il documento prende il nome di 'Principi generali sulla mobilità nel XIII Municipio'. "Rimarremo in aula consiliare"

Aula consiliare occupata. Cittadini e associazioni decisi. Animi che si scaldano. E' questo lo scenario della giornata nel XIII Municipio. Nella sala 'Massimo di Somma' del parlamentino lidense è il waterfront l'argomento che scalda più del sole invernale che illumina Ostia. "Non ce ne andremo finché non avremo un incontro con il Sindaco Alemanno".
Comitati, associazioni e cittadini riuniti nel tavolo di parecipazione sul waterfront di Ostia occupano quindi il cuore del XIII Municipio. L'incontro che il sindaco Gianni Alemanno ha avuto con Silvio Berlusconi parlando riqualificazione del lungomare, proprio non è piaciuto ai residenti del XIII. I protagonisti del tavolo partecipano hanno allora redatto e protocollato il "loro" waterfont.
Un progetto elaborato nel corso degli appuntamenti settimanali tenuti da luglio 2012 ad oggi. Si tratta di uno studio relativo esclusivamente alla mobilità. L'urbanista Paula De Jesus spiega: "Altri tavoli tecnici stanno valutando gli aspetti urbanistici e quelli relativi l'Idroscalo. Il Campidoglio vuole approvare un progetto che non è stato neanche illustrato alla città".
Presentazione 'Principi generali sulla mobilità nel XIII Municipio'
Stefano Salvemme, delegato alle Attività Produttive del Municipio XIII, è chiaro: "Rimarremo in aula consiliare finchè non avremo garanzie che venga rispettato l'ordine del giorno votato dal consiglio municipale il 22 giugno 2012 nel quale viene chiesto all'amministrazione del Municipio XIII e di Roma Capitale di non licenziare o autorizzare alcun progetto sul waterfront di Ostia se non successivamente ad un percorso condiviso con gli organi politici del Municipio e le rappresentanze locali, i cittadini".



Il documento prende il nome di 'Principi generali sulla mobilità nel XIII Municipio'. "La giunta capitolina - ha spiegato Salvemme, membro del PdL - non deve votare nessun documento sul Waterfront: non prima di aver avuto l'incontro promesso sul territorio per spiegare il progetto. Non ce ne andiamo dall'aula se non avremo la garanzia dell'incontro, comunque i primi ad occupare sono stati loro. Roma Capitale sta facendo una delibera che viene ad occupare il territorio del XIII Municipio". (da RomaToday LINK)





QUESTO IL FAX INVIATO ALLA FINE DELLA CONFERENZA STAMPA

ROMA CAPITALE
Illustre Sig. Sindaco Gianni Alemanno
Fax n. 06.6784239

Illustre Sig.Sindaco ,
il giorno 22 giugno 2012, il Consiglio municipale del Municipio XIII ha votato all’unanimità un O.d.G. il numero 23 (che si allega in copia), relativo al Waterfront di Roma, in cui in primo luogo si chiedeva di prendere visione del “vero” progetto del Waterfront e si rivendicava la partecipazione “preventiva” dei cittadini e di tutte le rappresentanze locali, imprenditoriali, associative, politiche, rispetto alle vere realizzazioni urbanistiche previste .
Successivamente in data 6 settembre 2012 e poi successivamente il 27 ottobre 2012, Lei Signor Sindaco, dava una disponibilità di massima, la prima tra il 20 settembre e la fine dello stesso mese, la seconda, entro il mese di novembre.
Purtroppo, nonostante ne fosse stato sollecitato, da quanto ne so anche dal Presidente Vizzani, ciò non è accaduto.
Oggi leggiamo su alcuni organi di stampa (Il Giornale di Ostia) che le deliberazioni sul waterfront potrebbero essere approvate già domani dalla Giunta Capitolina.
Questo illustre Sig. Sindaco rende vano sia il documento votato il 22 giugno, sia tutte le promesse di “partecipazione” fatte.
Noi del tavolo partecipato su Waterfront a questo punto ci troviamo nostro malgrado a dover mettere in campo azioni di protesta e pertanto rimaniamo in presidio qui in aula consiliare Masssimo Di Somma fino a che non ci dia rassicurazioni che l’O.d.G. n. 23 e gli impegni verbali da Lei presi vengano rispettati.
Nella sostanza auspichiamo una Sua comunicazione che garantisca che nessuna deliberazione sul tema sta per essere approvata e che manterrà quindi gli impegni mantenuti.

Il Tavolo Partecipato sul Waterfront


Alle 20.20 arriva il fax dal Campidoglio:



14 febbraio 2012
protoc+ollo 17779

Al Signor Presidente del XIII Municipio

Caro Presidente,
ho appreso con personale rammarico della protesta di chi lamenta di non esser stato informato circa i contenuti del programma di intervento oggetto dell'ACcordo di Programma denonimato "Waterfront di Ostia".
Non c'è e non ci può essere alcuna intenzione da parte nostra di eludere i necessari passi della partecipazione su una delibera così importante per la città, e tutti i passaggi in tal senso saranno compiuti non appena la proposta di delibera sarà compiutamente definita. In quelle occasioni i cittadini saranno coinvolti e potranno esprimere tutte le opinioni e le valutazioni che riterranno utili e che saranno benvenuti.
Fino ad oggi e ne sono testimoni i numerosi incontri avuti anche con Lei, abbiamo cercato di tenere nella giusta considerazione tutti i contributi e le indicazioni ricevuti. Ma se ciò non bastassse, su incarico del Sindaco, Le confermo ogni disponibilità agli incontri necessari ad ogni uleriore informazione.
La prego volersi fare latore ai Suoi Consiglieri di questa opportunità, facendomi conoscere i modi e i tempi che Lei crede opportuni.

L'Assessore all'Urbanistica
Marco Corsini


LA RASSEGNA STAMPA DELLA GIORNATA DI IERI



«Vogliamo un waterfront rispettoso dell’ambiente» (Il Messaggero)

LA PROTESTA
«Vogliamo un waterfront delle opere pubbliche e non della speculazione». È la risposta delle associazioni e dei comitati dopo quasi sette mesi di lavoro su una contro-proposta al progetto di riqualificazione del lungomare pronto per l’approvazione in Campidoglio.
È un urlo composto ma determinato quello dei partecipanti al Tavolo di concertazione popolare del waterfront che ieri ha illustrato la propria proposta di sviluppo sostenibile. E dalla mattina una ventina di loro ha occupato fino a sera la sede del municipio ottenendo infine un invito a un incontro con l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini. I comitati vogliono che la Giunta comunale prima di approvare il piano elaborato dagli uffici, fatto di grattacieli, di strutture per il tempo libero e per l’accoglienza, si confronti con le idee nate dalla base della città.
La formula del nuovo restyling della cittadina costiera così come lo vedono dal Tavolo di concertazione popolare è racchiusa in cinque pagine di documento protocollato in XIII Municipio. «Si tratta di uno studio relativo esclusivamente alla mobilità - sottolinea l’urbanista Paula De Jesus, a capo del team di quattro architetti che ha stilato il piano - Altri tavoli stanno valutando gli aspetti sugli standard urbanistici e sull’Idroscalo. Il Campidoglio vuole approvare un progetto neanche illustrato alla città e per il quale pretendiamo una attenta analisi dei costi-benefici». Sono otto le priorità urgenti. Al primo posto la realizzazione di una tangenziale interna per drenare il traffico dal lungomare e consentire più ampie isole pedonali e ciclabili lungo la costa. Per la Colombo si chiede l’ampliamento a tre corsie per senso di marcia, delle quali una preferenziale per i mezzi pubblici, e la dotazione di strisce pedonali. Realizzare il sottopasso di via di malafede d’immissione alla Colombo. Rotatorie agli incroci di via di Macchia Saponara. Trasformazione degli argini dei canali di bonifica in una rete di piste ciclabili. Abolizione del nuovo ponte della Scafa e sistemazione dei flussi di traffico su quello vecchio. Accelerare le procedure per la realizzazione del nuovo ponte di Dragona sul Tevere. Sistemazione dell’incrocio della via del Mare a Ostia Antica.
Il tavolo di concertazione popolare sul waterfront chiede poi una ottimizzazione del trasporto pubblico gommato, il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, la realizzazione di una magliatura stradale completa, la fluidificazione delle intersezioni stradali più critiche ed il controllo del carico urbanistico. «Non siamo contrari alla riqualificazione di questa città caratterizzata dalle linee d’acqua mare-fiume-canali di bonifica - sottolinea Stefano Salvemme, coordinatore del tavolo e consigliere PdL - ma ci si ricorda che Roma ha un mare solo quando si tratta di fare proficue speculazioni. Il progetto del Comune di Roma noi non lo abbiamo neanche visto, si parla di grattacieli ma non si rendono conto che questa città già oggi, con questo agglomerato urbano, è pressochè paralizzata nei collegamenti». (Giulio Mancini)


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