Il tavolo di partecipazione cittadino alle scelte del Waterfront di Roma


giovedì 19 settembre 2013

WATERFRONT ROMA: RITORNA LO SCELLERATO PROGETTO DI ALEMANNO MA SENZA PARTECIPAZIONE , MENTRE L’AMMINISTRAZIONE TACE SUL 416-BIS




Sono trascorsi 100 giorni dalla elezione del Sindaco di Roma e del Presidente dell'attuale Municipio X. Nulla è cambiato. Lo scellerato progetto del “Waterfront” di Roma, promosso da Alemanno e Vizzani, è rimasto lo stesso, ad eccezione del fatto che il 24 luglio è cessato, a seguito del rinnovo degli Organi dell'Amministrazione Capitolina, il processo partecipativo inerente al "Programma di interventi per la riqualificazione di Ostia e del Lungomare". Eppure con Alemanno era stato riconosciuto ai cittadini un ruolo nella cabina di regia del “Waterfront”. Con Marino e Tassone invece si dà il via ai progetti di Alemanno senza prevedere la partecipazione.
Tra i progetti del “Waterfront”, forse il più importante in termini economici e ambientali, il raddoppio del Porto di Ostia, invischiato nelle indagini sulla presenza a Roma ed in particolare ad Ostia di 'associazioni per delinquere di tipo mafioso' (416-bis c.p.). Secondo quanto riportato da La Repubblica, in un articolo a firma di Federica Angeli del 13 settembre (LINK), la documentazione necessaria per il raddoppio del Porto della Capitale sarebbe stata falsificata a fine 2012 con la complicità del Generale di Corpo d'Armata, Emilio Spaziante, divenuto l'11 febbraio 2013 Comandante in Seconda della Guardia di Finanza. A farne le spese per primi gli abitanti dell'Idroscalo di Ostia che, a seguito del raddoppio del Porto, dovranno andarsene dalla foce del Tevere: parola dell'Arch. Vittoria Crisostomi, confermata nel suo ruolo dal Sindaco Marino, all'interno del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, per l'Incarico di Progetto "Litorale di Roma".
Come fanno Marino e Tassone a parlare di trasparenza, legalità, partecipazione? Roma ed in particolare il Municipio X hanno bisogno di un rilancio sociale ed economico, ma ciò può avvenire solo in un quadro di garanzia per tutti, imprenditori, parti sociale e cittadini. Se la Procura, per la prima volta nella storia della Regione Lazio e di Roma, parla esplicitamente di mafia, sarebbe un dovere da parte del Sindaco e del mini Sindaco, così come del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, leggersi bene questo passaggio dell’art. 416-bis del c.p. prima di procedere a  firmare tutte le carte per autorizzare il raddoppio del Porto di Roma: "L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgano della forza ... per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali".

Chi ci amministra dovrebbe tenere ben chiaro in mente il bene della collettività e non quello di pochi imprenditori, tra l'altro sotto inchiesta per reati di stampo mafioso. Chi ci amministra dovrebbe anche ricordarsi gli impegni presi in campagna elettorale. I cittadini hanno il diritto di essere parte attiva in un procedimento che muterà completamente tutto il territorio, ma soprattutto di essere informati su quanto sta accadendo sul Litorale di Roma Capitale. Stiamo parlando di persone, non di cose, non di pedine da spostare di qua o di là. Nella Commissione Urbanistica di Roma Capitale il Tavolo Partecipato sul Waterfront di Roma Capitale non è stato invitato, nonostante gli impegni presi dall’Assessore alla Trasformazione Urbana del Comune di Roma, Giovanni Caudo. A differenza dell'Amministrazione il Tavolo Partecipato ha invitato lunedì scorso tutti gli amministratori municipali, comunali e regionali competenti (LINK), ma nessuno si è presentato. Solo l’Assessore ai LL.PP del Municipio X, Antonio Caliendo, ha inviato un messaggio per scusarsi della mancata partecipazione dovuta al protrarsi di un appuntamento istituzionale.
Doveroso dunque è ringraziare i consiglieri municipali che sono intervenuti: Salvatore Colloca, Giulio Notturni, Paolo Ferrara e Giuliana De Pillo.
Non è più tollerabile, né accettabile questo comportamento nei confronti delle numerose associazioni, comitati, cittadini, sindacati e imprenditori che hanno aderito al Tavolo Partecipato sul Waterfront di Roma Capitale da parte di questa Amministrazione. Presto ci riuniremo per decidere le azioni da intraprendere.

Comunicato Stampa, Roma 19 settembre 2013

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