Il tavolo di partecipazione cittadino alle scelte del Waterfront di Roma


venerdì 4 aprile 2014

NO AL DISTRETTO TURISTICO BALNEARE DI CAUDO. SI' ALLA PARTECIPAZIONE.





Apprendiamo dalla stampa che il Campidoglio è pronto ad affrontare il rilancio di Ostia attraverso l’attuazione del Distretto Turistico Balneare. L’annuncio arriva dall’Assessore capitolino alle Trasformazioni Urbane, Giovanni Caudo, intervenuto ieri alla Fiera di Assobalneari– Federbalneari Italia, dove ha annunciato anche l’avvio di una tavolo di lavoro con gli operatori per l’attuazione dello strumento.
Il 24 Luglio 2013 così scriveva Caudo in una lettera indirizzata al Tavolo Partecipato sul Waterfront di Roma Capitale: “non si mancherà di coinvolgere la cittadinanza e le sue rappresentanze organizzate con le dovute forme di partecipazione superando di fatto la natura della precedente Ordinanza” del Sindaco Alemanno. Annullata dunque la cabina di regia del 'Waterfront' e anche il processo partecipativo inerente al "Programma di interventi per la riqualificazione di Ostia e del Lungomare", nonostante, sempre Caudo, scrivesse “ben venga in questo senso l'attività in corso del Tavolo Partecipato ai fini di un contributo organico sull'argomento”.

Rimane dunque in piedi il Secondo Polo Turistico e il conseguente Distretto Turistico Balneare, legato al Secondo Polo perché ne conserva la perimetrazione (che va dall’Idroscalo, con l’ampliamento del Porto di Roma, fino alle dune di Capocotta), ma con zero partecipazione (nonostante sia stata sbandierata in campagna elettorale), progetti in corso tenuti sottobanco, accordi con la categoria dei balneari (anche in funzione del rinnovo automatico delle concessioni fino al 2020).
Saranno quindi gli imprenditori balneari, in quanto imprese turistiche, ad essere gli unici interlocutori dell'Assessore alla Trasformazione Urbana per lo sviluppo del Litorale? Evidentemente sì.

Il Tavolo Partecipato del Waterfront di Roma Capitale aveva già a giungo 2013 espresso contrarietà alla nascita del Distretto Turistico Balneare, che serve a favorire e a garantire gli investimenti previsti per la realizzazione del Secondo Polo Turistico di Roma Capitale, con particolare riferimento al Litorale romano e al programma di interventi per la riqualificazione di Ostia, che va sotto il nome di 'Waterfront', soprattutto perché si tratta di «zone a burocrazia zero», nuova versione delle cosiddette Zone Franche Urbane (ZFU), in un quadro poco trasparente e ancora incerto circa le infiltrazioni della malavita organizzata sul territorio.

Chi ci amministra dovrebbe tenere ben chiaro in mente il bene della collettività e non quello di pochi imprenditori. Chi ci amministra dovrebbe anche ricordarsi gli impegni presi in campagna elettorale. I cittadini hanno il diritto di essere parte attiva in un procedimento che muterà completamente tutto il territorio, ma soprattutto di essere informati su quanto sta accadendo sul Litorale di Roma Capitale. Stiamo parlando di persone, non di cose, non di pedine da spostare di qua o di là.
Per questa ragione, settimana prossima sarà convocato il Tavolo Tecnico Partecipato sul Waterfront, dove ci auguriamo che l’Assessore Caudo non farà mancare nuovamente la sua presenza.

Paula de Jesus
Portavoce del Tavolo Tecnico



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